Cos’è la Fenologia? Ce lo spiega la Robinia pseudoacacia!

In questi mesi abbiamo vissuto e stiamo vivendo come sospesi nel tempo ma la natura non si è fermata, manifestando e ricordando il suo splendore. La natura è andata avanti e ci evidenzia i mutamenti che stanno avvenendo nel clima ed i suoi effetti su di essa. Le piante, infatti, sono esseri viventi in grado di monitorare l’ambiente e di fornire all’uomo informazioni sui cambiamenti “invisibili” che avvengono sopra e sotto di noi, attraverso le modificazioni del loro sviluppo e della loro crescita. Tutti i cambiamenti periodici del comportamento delle piante causati dal mutare delle stagioni o dal mutare del clima possono essere studiati dall’uomo attraverso la “Fenologia”.

La Fenologia è la scienza che studia i rapporti tra il clima e i fenomeni che si manifestano periodicamente negli organismi viventi; è la scienza che si occupa dell’osservazione delle fasi di sviluppo delle piante, a seguito delle variazioni stagionali e della registrazione delle date in cui le fasi si verificano nei diversi ambienti. Ciò in considerazione del fatto che le risposte ritmiche della vegetazione sono determinate, oltre che dalle caratteristiche genetiche di ogni pianta, anche da numerosi caratteri ambientali (suolo, clima, pratiche colturali, inquinamento del suolo e dell’aria, fitopatogeni, ecc.). Noi siamo in grado di osservare le piante perché il loro ciclo vitale si compone di una serie di trasformazioni (fasi) più o meno visibili all’occhio umano, come ad esempio lo sviluppo delle foglie, l’ingiallimento e la caduta delle foglie, lo sviluppo dei fiori, la formazione e la maturazione dei frutti. Le osservazioni fenologiche vengono eseguite durante tutto il ciclo vitale della pianta (es. dalla formazione delle foglie alla caduta di esse e dallo sviluppo dei fiori alla formazione dei frutti) e per più anni. Tutte le notizie raccolte con le osservazioni fenologiche possono essere utilizzate in molti settori, come per esempio l’agricoltura, la selvicoltura, l’allergologia, il turismo, ma soprattutto attraverso l’osservazione periodica del ciclo di sviluppo di una stessa pianta in ambienti diversi è possibile studiare gli effetti del clima sulle loro fasi di crescita. Si può affermare quindi che essendo le piante molto sensibili ai fattori meteorologici ed essendo le fasi fenologiche fortemente dipendenti dalla temperatura, le piante rappresentano un ottimo indicatore per le conseguenze sulla vegetazione di un possibile cambiamento del clima.

In questi giorni, se ci soffermiamo a guardare i giardini attraverso le nostre finestre o gli spazi verdi antistanti, osserviamo bellissime piante ricolme di foglie e sulle quali si possono intravedere i boccioli fiorali quasi come se gli alberi fossero desiderosi di mostrare con anticipo i propri fiori. Se osserviamo ancor più con attenzione possiamo scorgere degli alberi ricoperti di bellissimi e abbondanti fiori, come la Robinia pseudoacacia L. Essa, sulla base delle osservazioni fenologiche fatte sulla fioritura ha mostrato un trend in anticipo negli ultimi anni. Possiamo dire che ci regala con qualche giorno di anticipo, rispetto a qualche anno fa, una splendida fioritura. I suoi fiori, riuniti in grappoli pendenti, di colore prevalentemente bianco e dal profumo intenso e inebriante, attraggono le api che elaborano un miele di qualità, molto buono, fluido e ben digeribile, noto come “miele di robinia (o di acacia)”.

Il suo nome è stato dedicato da Carlo Linneo a Jean Robin  (1550-1629), erborista, farmacista e giardiniere di Enrico IV e Luigi XIII e fondatore nel 1590 dell’Orto Botanico di Parigi. I semi di robinia, provenienti dall’America, erano capitati nelle sue mani nel 1601; Robin li piantò e ne ottenne dei bellissimi alberi ornamentali, divenuti in poco tempo di gran moda e ben presto diffusi in tutta Europa.

 

    Leave Your Comment

    Your email address will not be published.*